domenica 19 maggio 2013

Operazione "Via dei Topinambur"

I topinambur delle aiuole "Yellow Submarine" e "Nel nome del figlio" stanno crescendo rigogliosi.
Come previsto, sono centuplicati, rispetto alle poche piante che avevo trapiantato dalla Calabria Vecchia e rischiano addirittura di soffocare le zinnie e i gladioli che ho seminato e interrato qualche mese fa.



Non ho potuto fare a meno, dunque, di iniziare a sfoltirli, tirandone via alcuni esemplari dal terreno, con il loro tuberozzo intatto.

Teoricamente, il tubero sarebbe commestibile ma non me la sento di mangiare dei vegetali cresciuti nelle aiuole a ridosso della strada (anche se poi, magari, mangio le pesche cresciute nei frutteti che corrono accanto all'A14.... vabbe').

Avendo a disposizione una gran quantita' di questa pianta che si riproduce in modo esponenziale e che non necessita di cure, mi son detto: dove utilizzarla?

Il giardinaggio non autorizzato, come spesso dico, accende la mente e ti fa considerare possibilita' cio' che per altri e' solo uno spazio privo di interesse.

Ecco allora, che ho di nuovo preso in considerazione l'idea di migliorare l'aspetto di via monti, gravato dall'ingombrante presenza della fabbrica tessile ormai dismessa.

Ai piedi dell'imponente muro di cinta, c'e' una luuuuuuunga striscia di terra sottile che offre grandi possibilita' di bellezza.
Ho quindi deciso di trapiantare li' alcuni esemplari di topinambur che, con il tempo, daranno vita a infiniti esemplari, trasformando quella striscia sterile in un viale fiorito.
Nei prossimi giorni, ho anche intenzione di interrare altri tuberi, aspettando che germoglino l'anno prossimo.


Magari, un giorno, "Via monti" (che non e' riferito al politico, anche se molti provano un brivido, nel leggere la targa), la chiameremo "Via dei Topinambur".

PS: Al signore che fa il custode della fabbrica, voglio dare una sicurezza (nel caso legga questo post): e' mia precisa intenzione prendermi cura delle piante, sfoltendole e potandole una volta sfiorite.
E' questo il senso del giardinaggio non autorizzato: prendersi cura della propria citta'. Non avrebbe senso, infatti, abbandonare a se stesse le aree seminate o trapiantate, sperando che qualcuno si entusiasmi all'idea e faccia cio' che hai iniziato a fare tu stesso.
Tuttavia, se mai le venisse voglia di aiutarmi a rendere piu' colorato il paese dove entrambi abitiamo, io la ringrazio fin da ora!


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