lunedì 22 luglio 2013

Operazione "Mille papaveri rossi": fase 1 - Operation "One thousand of red poppies": phase 1


In una delle mie aiuole illegali, quest'anno, e' spuntata una pianta di papaveri.
Adoro questi fiori che, per me, rappresentano il simbolo della festa della mamma.
E, come dice mia zia Morica, sono fiori che nascono dove vogliono, se li recidi non ti danno nessuna soddisfazione ma - se riesci ad ammirarli dove crescono - ti riempono gli occhi e il cuore.

Allo sfiorire di quella pianta spuntata a sorpresa, mi sono chiesto se - per l'anno prossimo - non si possa dare una mano alla natura e cosi' ho iniziato a raccogliere i semi dalle capsule ormai seccate.

Tuttora, sto accumulando un bel po' di semi, visto che di papaveri ne spuntano parecchi, da queste parti.

Poi, bighellonando in Rete, capita di inciampare in un progetto geniale: ricordare tutti i morti della Grande Guerra (di cui cade, nel 2014, il centenario) con una gigantesca semina di papaveri.

Il link del progetto e' questo:
http://poppiesinpublic.com/

Trovo sia un bel modo di commemorare i sedici milioni di morti.
Arte, ricordo e giardinaggio in un unico gesto.

*****************************

A plant of red poppies grew in a illegal garden of Quarto Inferiore, this year.
I love these flowers that, to me, stand for the Mother's Day.
As my aunt Morica says, they sprout where they want, they don't give you any satisfaction if you cut them but, if you are able just to look at them, they fill up your eyes and heart of joy.

When that bunch of flowers faded, I thought to help the Nature for the next year, so I've started to harvest poppy seeds.

Then, surfing the Web, I've found this brilliant project: to remember the deads of the Great War (in the 2014 will be the centenary) with a huge sowing.

Here's the link of the project:
http://poppiesinpublic.com/

I think it's a nice way to remeber the sixteen millions of deads.
Art, memory and gardening in the same action.

8 commenti:

  1. Bello! Mi piace!
    E comunque, metti i semi lontano da chi li potrebbe inavvertitamente mettere in bocca.
    Sempre papaveri sono!
    Grazie Fante! a quando una promozione?
    zia morica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tengo i semi in un cassetto altissimo e in garage. Mica per niente! Se me li prende chi dico io, li semina per casa! (per fortuna, non ha l'abitudine di mettere le cose in bocca)

      Elimina
    2. SEMINATELI IN SETTEMBRE , potrebbero anche saltare la prima primavera e sbucare quella successiva, se possibile tenerli in acqua uno due giorni con un pò di concime prima di buttarli in terra,potete ordinare su alcuni siti noti italiani di semi se volete, comunque io ho anche usato i semi di papvero quelli da mangiare, si trovano in alcuni ipermercati.

      Elimina
    3. ecco una bustina da supermercato http://www.italpepe.com/wp-content/uploads/2013/01/bustina_papavero_D-310x250.png

      Elimina
    4. Io li sto raccogliendo dai papaveri sfioriti, ma in effetti avevo pensato anche a quelli alimentari.
      Grazie per i consigli!

      Elimina
  2. L'idea mi sembra fantastica. provo a condividere.

    RispondiElimina
  3. che bizzarra coincidenza. Anche io avevo raccolto delle capsule quando ho visto una aiuola milanese ricoperta di papaveri.
    L'idea del poppies in public e' interessante, pero' mi sembra che per ora ci siano scarse informazioni sul progetto (da quel che ho letto verra' lanciato ufficialmente in autunno).

    RispondiElimina